mercoledì 10 agosto 2011

Un dolore che non viene compreso

Perdere un bimbo nell'attesa è un vero e proprio lutto. È una promessa di immensa gioia che si infrange, lasciando nel cuore incredulità, delusione e amarezza. Il 15-25% delle gravidanze si interrompe spontaneamente nel primo trimestre e ogni anno in Italia circa 2 gravidanze su 100 si concludono con una morte perinatale. Ma nonostante non si tratti di un evento raro, la nostra società si ostina ad ignorare, banalizzare, minimizzare, questo dolore.
“In fondo eri incinta solo di tre mesi”, “Avrai altri figli”, “Meglio prima che poi...” Ecco alcune delle frasi che più comunemente si sente dire una donna che sta piangendo il suo bambino perso. E così alla tristezza per la perdita, si aggiunge la consapevolezza di non essere comprese, di essere sole a sopportare un dolore che, non potendo essere condiviso, diventa ancora più pesante da affrontare.
“Quando l’attesa si interrompe” nasce proprio da qui. Dal tentativo di colmare un vuoto, di prendere in considerazione e accogliere il dolore di chi ha visto interrompersi un sogno, il più bello, quello di diventare madre. Mi piace pensare che possa regalare un po’ di conforto a chi sta piangendo la perdita del suo bambino. È stato scritto con questa speranza e con l’intento di uscire dal silenzio, quel silenzio che troppo spesso avvolge questi argomenti rendendoli quasi tabù.
Parlare di questo dolore è un modo per riconoscerne l’importanza.

martedì 17 maggio 2011

Associazione Piccoli Angeli Onlus

Segnaliamo l'associazione Piccoli Angeli Onlus

L’associazione Piccoli Angeli Onlus nasce dal desiderio di un padre e di una madre di trovare un modo personale per superare la perdita di due dei loro figli. Due bambini piccolissimi, due gravidanze interrottesi troppo presto.Per molti i nostri figli non erano nemmeno bambini, per noi rimarranno sempre due membri della nostra famiglia...


Per saperne di più, è possibile visitare il sito www.piccoliangeli.eu

I recapiti dell'associazione sono: Email associazionepiccoliangeli@gmail.com

Tel. 347 0180074 e 0575 582456

martedì 25 gennaio 2011

Presentata la Carta dei diritti del neonato prematuro

Lo scorso dicembre è stata presentata in Senato la Carta dei diritti del Neonato Prematuro.
L'articolo 1 sancisce in modo chiaro che anche ai piccini nati in epoca precocissima della gravidanza deve essere riconosciuta la dignità di "persona".
L'articolo 3 sottolinea il fatto che quando la nascita avviene in un'epoca così precoce da non concedere speranze di vita, i sanitari dovranno sostenere i genitori e dar loro la possibilità di stare comunque vicini al loro piccino.
Perchè anche questi piccini - si legge nella Carta - hanno diritto a cure compassionevoli e alla presenza dell'affetto dei propri genitori nella fase terminale.

mercoledì 17 novembre 2010

Ora Quando l'attesa si interrompe è anche in formato e-pub

è possibile scaricarlo (il prezzo è 9 euro) al seguente indirizzo:

http://www.leoneverde.it/scheda.asp?IDV=1619

domenica 26 settembre 2010

Riflessione sulla perdita prenatale nel sito del GAAM di Carpi


http://gaamcarpi.wordpress.com/2010/09/19/cinque-volte-al-giorno-sulla-morte-intrauterina/

lunedì 20 settembre 2010

Dall'INTRODUZIONE di Quando l'attesa si interrompe

Non c’è battito. L’attesa si è interrotta.

Sono tante le donne che hanno dovuto sentire questa frase. Poche parole pesanti come macigni.
Poche parole che mettono fine a un sogno, il più bello, quello di diventare madre.
Questo libro è dedicato a loro. A tutte le donne che, in un momento imprecisato della loro vita, hanno visto interrompersi un sogno. A tutte le donne che hanno sognato di accarezzare, cullare, allattare il loro piccino, ma non hanno potuto farlo, perché non è stato concesso loro di abbracciarlo.

È difficile parlare di questo dolore. Non capisco bene perché, ma è un dolore che la società si ostina a non considerare. E quando non viene ignorato, allora viene immediatamente minimizzato. Tutto il ‘conforto’ che la donna può aspettarsi in genere si riduce a frasi banali che spesso la fanno sentire peggio: “Per fortuna eri incinta solo di tre mesi”, “Su, su, capita a tante donne, è normale” e “Avrai altri bambini”. Così al dispiacere si aggiunge anche la devastante consapevolezza di non essere comprese. Ci si sente sole. Sole con un dolore che il resto del mondo - a volte anche chi ci è più vicino - non riconosce e quindi non accoglie.

(da Quando l'attesa si interrompe. Riflessioni e testimonianze sulla perdita prenatale, Il leone verde, 2010)

domenica 29 agosto 2010

A Bolzano, giornata di formazione




Per saperne di più:

www.fnco.it/custom/fnco/writable/news/Hebammenfachtagung2010.pdf